Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo (A4.a)
Il Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico interateneo in Giurisprudenza per la formazione degli Ufficiali della Guardia di Finanza si prefigge una formazione completa ed equilibrata, caratterizzata da un armonico bilanciamento tra i profili culturali e quelli tecnico-professionali, così da formare operatori giuridici qualificati per un proficuo impiego dell'attività di polizia economico-finanziaria a tutela del bilancio dello Stato, delle Regioni, degli Enti locali e dell'Unione Europea.
Con queste premesse il percorso previsto si propone di trasmettere:
- capacità di interpretare le norme per la soluzione di problemi anche ad elevata complessità;
- solide coordinate storico-sistematiche;
- robuste basi teoriche con riferimento sia all'area giuridica che a quella economica ed aziendalistica;
- consapevolezza della collocazione del diritto internazionale nel panorama europeo ed internazionale anche con specifico riferimento alle norme tributarie;
- conoscenza e capacità nel peculiare segmento della tutela del bilancio pubblico e con riferimento all'ambito della gestione di risorse di diversa natura; ciò anche facendo ricorso ad esperienze di tirocinio pratico;
- competenze linguistiche.
Risultati di apprendimento attesi / Conoscenza e comprensione / Capacità di applicare conoscenza e comprensione (A4.b)
Area generica
Conoscenze e comprensione:
I laureati magistrali conseguono conoscenze e capacità di comprensione estese e approfondite di temi, nozioni e concetti giuridici funzionali al futuro inserimento nell’ambito lavorativo proprio di un operatore di polizia chiamato a svolgere la propria funzione nel settore economico e finanziario.
Il livello di conoscenza raggiunto consente ai laureati, anche attraverso l'indagine di ogni genere di fonte (tra le quali la letteratura scientifica, anche straniera, e le riviste specializzate), non solo l’assimilazione e la comprensione dei temi d'avanguardia e di specialità dell'ambito giuridico ma anche l’elaborazione di maturi processi di analisi e lo sviluppo di idee originali - anche innovative - frutto di un approccio sistematico e critico alle discipline oggetto di studio.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione:I laureati magistrali sono in grado di applicare le conoscenze acquisite per affrontare con professionalità ed autonomia tutte le questioni giuridiche da sostenere nell’esercizio dell’attività che in ambito istituzionale saranno loro demandate.
Considerato il dinamico contesto esterno in cui essi saranno chiamati ad esplicare le loro funzioni, il percorso formativo prepara i laureati ad affrontare e risolvere, soprattutto in chiave applicativa, i risvolti problematici che possono presentarsi all’esame di tematiche innovative, perché non ancora oggetto di adeguata trattazione da parte della letteratura scientifica, e/o interdisciplinari, in quanto trasversali rispetto a più segmenti di intervento istituzionale.
Le attività formative proposte, consistenti in lezioni frontali, esercitazioni, laboratori e tirocini, ricercano costantemente il collegamento con situazioni reali conosciute e con prevedibili scenari evolutivi, di modo da far cogliere le interconnessioni tra diversi settori di intervento istituzionale e integrare così le conoscenze con la capacità di organizzare e svolgere attività efficaci in tutti gli ambiti interessati.
Le conoscenze e capacità sono conseguite e verificate nelle seguenti attività formative:
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Autonomia di giudizio (making judgements)
I laureati magistrali hanno sviluppato un’elevata capacità di analisi del posizionamento strategico dell'Istituzione e sulla raccolta e l’interpretazione di dati, che pur limitati ed incompleti, forniscono loro la capacità di assumere decisioni ed operare in autonomia e autorevolezza in ambito organizzativo, dirigendo team di lavoro. Essi hanno sviluppato la capacità di formulare una valutazione critica delle proprie azioni e responsabilità, sia interne all'Istituzione che esterne.
Ciascuna attività formativa è organizzata secondo uno schema che accomuna alla necessaria conoscenza teorica l'altrettanto indispensabile applicazione delle nozioni alla realtà nella quale il laureato si trova inserito nel percorso di studi, favorendo con ciò lo sviluppo, in modo autonomo, delle capacità decisionali e di giudizio. Pertanto, si fa ampio ricorso ad esercitazioni pratiche in aula e sul campo, nonché a studi di casi e “giochi di ruolo”.
Abilità comunicative (communication skills)
I laureati magistrali sono in grado di comunicare idee, problemi e soluzioni riguardanti l'attività istituzionale rivolgendosi in modo chiaro e disambiguo sia ad interlocutori specialisti sia a non specialisti.
La comunicazione risulta efficace sia nella forma scritta sia in quella orale ed è stimolata attraverso attività seminariali su argomenti specifici nonché mediante discussioni guidate, da svolgere in gruppo, in cui si testano le abilità comunicative dei singoli e “role play”.
La prova finale offre allo studente un'ulteriore opportunità di approfondimento e verifica delle capacità di analisi, elaborazione e comunicative.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Le attività formative e lo studio personale rendono i laureati magistrali autonomi nell'aggiornare e sviluppare ulteriormente le proprie competenze e pienamente capaci di auto-gestirsi nello studio.
I laureati magistrali maturano adeguate capacità di apprendimento e di auto-elaborazione della riflessione giuridica che consentono loro di sviluppare l'attitudine a proseguire gli studi ai fini di un aggiornamento professionale continuo.