MUSEOLOGIA E STORIA DELLA CRITICA D'ARTE | Università degli studi di Bergamo - Didattica e Rubrica

MUSEOLOGIA E STORIA DELLA CRITICA D'ARTE

Attività formativa monodisciplinare
Codice dell'attività formativa: 
67230

Scheda dell'insegnamento

Per studenti immatricolati al 1° anno a.a.: 
2022/2023
Insegnamento (nome in italiano): 
MUSEOLOGIA E STORIA DELLA CRITICA D'ARTE
Insegnamento (nome in inglese): 
MUSEOLOGY AND HISTORY OF ART CRITICISM
Tipo di attività formativa: 
Attività formativa Affine/Integrativa
Settore disciplinare: 
MUSEOLOGIA E CRITICA ARTISTICA E DEL RESTAURO (L-ART/04)
Anno di corso: 
1
Anno accademico di offerta: 
2022/2023
Crediti: 
6
Responsabile della didattica: 
Mutuazioni

Altre informazioni sull'insegnamento

Modalità di erogazione: 
Didattica Convenzionale
Lingua: 
Italiano
Ciclo: 
Secondo Semestre
Obbligo di frequenza: 
No
Ore di attività frontale: 
30
Ore di studio individuale: 
120
Ambito: 
Attività formative affini o integrative
Prerequisiti

Conoscenza delle line fondamentali della storia dell’arte e della storia culturale, in particolare del XIX e del XX secolo.

Obiettivi formativi

Dal punto di vista delle conoscenze, il corso si propone di favorire l’incontro con l’evoluzione storica del pensiero critico rispetto allo statuto dell’arte visiva nelle sue diverse declinazioni (pittura, scultura, architettura, etc.).
Particolare importanza viene attribuita alla comprensione dell’evoluzione storica della critica d’arte, letta come disciplina che si trasforma nel tempo in base alle diverse istanze sociali, culturali, epistemologiche di una certa epoca.
La museologia viene letta all’interno di questa cornice: il museo, tanto come spazio fisico quanto come strumento di interpretazione, viene considerato come elemento critico attraverso cui l’arte e la cultura visiva sono state di volta di volta in volta classificate, organizzate, negoziate, a seconda delle diverse epoche e delle rispettive istanze.
Dal punto di vista delle competenze, alla fine del corso gli studenti avranno sviluppato una diversa comprensione di quella complessità che fa sì che un’opera d’arte (o un nucleo di opere, o un movimento…) venga letto in modo diverso a seconda delle epoche storiche e delle loro urgenze. Assimilata questa proposta di metodo, avranno altresì compreso il potenziale critico del museo nelle sue evoluzioni storiche, dalla Rivoluzione francese ai giorni nostri.
La storia dell’arte e la storia del pensiero critico che la interpreta – anche attraverso la museologia - risulteranno così strettamente intrecciate, e anzi impossibili da separare. Questa presa di coscienza, supportata dalla conoscenza di una serie di casi di studio italiani e internazionali, renderà gli studenti maggiormente capaci di muoversi nel mondo della cultura visiva e di utilizzare le lenti critiche che ad essa pertengono, sia in vista della tesi di laurea che nell’ambito professionale.
Dato il taglio del corso, gli studenti matureranno un maggiore spirito critico rispetto ai dispositivi espositivi (museo, mostre, fiere di arte contemporanea…), letti non come sfondi neutri, ma come agenti di critica d’arte a tutti gli effetti.

Contenuti dell'insegnamento

Il corso prende le mosse dalla nascita del museo e della critica d’arte nelle loro linee storiche, soffermandosi più articolatamente sull’arco cronologico che va dalla Rivoluzione francese ai giorni nostri. Alcuni focus saranno dedicati alle figure fondative fra XIX e XX secolo (Riegl, Warburg, Worringer, etc.).
Si evidenzia come l’istituzione museale abbia accompagnato le istanze della critica d’arte, dalla nascita dei grandi musei ottocenteschi, alle intuizioni primo novecestesche di ambito germanico, alla curvatura verso l’arte contemporanea dei casi statunitensi, fino alla “rivoluzione” degli allestimenti del secondo dopoguerra e alla museologia radicale e sociale dei giorni nostri.
Quest’ultima parte presenta casi di studio recenti e internazionali, incoraggiando un dibattito su modi, linguaggi e possibilità di fare critica d’arte e critica sociale nella contemporaneità.

Metodi didattici

Tutte le lezioni sono supportate da slides, che vengono puntualmente messe a disposizione degli studenti e delle studentesse. Nel corso delle lezioni vengono letti brevi brani scritti dai critici e museologi di cui si tratterà, con lo scopo di far sentite la “viva voce” degli autori e di allargare lo spettro delle fonti utilizzate.

Oltre alla dinamica frontale, si incoraggiano il dialogo e la partecipazione attiva, a partire da sollecitazioni puntuali da parte della docente o da iniziative individuali degli studenti (lettura di un saggio o di un articolo, visita a un museo o collezione, proposte di approfondimento, etc.).
Se possibile, compatibilmente con la situazione sanitaria e con il numero degli iscritti, si organizzano visite a musei o mostre, a Bergamo o eventualmente in altre città. In occasione delle visite si potrà chiedere agli studenti, individualmente o a piccoli gruppi, di preparare una breve presentazione di un tema o manufatto. Tale richiesta verrà concordata con gli studenti e presentata con un anticipo sufficiente da consentire la preparazione a casa. La partecipazione alle visite non è obbligatoria, ma fortemente raccomandata.

Modalità verifica profitto e valutazione

L’esame è orale ed è finalizzato a verificare la conoscenza dei temi trattati e la comprensione dei nodi critici fondamentali che li caratterizzano.
L’esame si configura pertanto come un colloquio in cui vengono poste 3-4 domande aperte, così da consentire ai candidati di mostrare la propria capacità di costruire un discorso in autonomia.
Si suggerisce (ma non si richiede obbligatoriamente) di preparare un argomento a piacere, anche eventualmente supportandolo con slides, da presentare sul proprio tablet o con stampa cartacea (non su smartphone). Questo argomento a piacere, la cui presentazione potrà durare indicativamente 5-10 min., potrà costituire la parte iniziale dell’esame.
I criteri di assegnazione del punteggio si basano sui seguenti punti:
_capacità di descrivere il panorama culturale entro cui il pensiero di un critico/museologo si colloca
_ capacità di muoversi con autonomia e spirito critico all’interno della storia della museologia e della critica d’arte
_precisione del linguaggio
La docente prende nota della partecipazione attiva alle lezioni in forma di interventi puntuali, condivisione di esperienze e riflessioni, proposte di focus, etc.

Altre informazioni

Per le indicazioni bibliografiche, sia per i frequentanti che per i non frequentanti, si rimanda alle informazioni pubblicate su Leganto.
In caso di disposizioni dell’autorità competenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica, l'insegnamento potrebbe subire modifiche rispetto a quanto dichiarato nel syllabus per rendere il corso e gli esami in linea con quanto disposto.

Prerequisites

Knowledge of the basic lines of art history and cultural history, particularly of the 19th and 20th centuries.

Educational goals

From the standpoint of knowledge, the course aims to foster an encounter with the historical evolution of critical thinking with respect to the status of visual art in its various forms (painting, sculpture, architecture, etc.).
Particular importance is attached to understanding the historical evolution of art criticism, read as a discipline that transforms over time according to the different social, cultural, and epistemological instances of a certain era.
Museology is read within this framework: the museum, both as a physical space and as an instrument of interpretation, is seen as a critical element through which art and visual culture have been from time to time classified, organized, negotiated, according to different epochs and their respective instances.
From the point of view of skills, by the end of the course students will have developed a different understanding of the complexity behind a work of art (or a nucleus of works, or a movement...) to be read differently according to historical epochs and their urgencies. Having assimilated this proposed method, they will also have understood the critical potential of the museum in its historical evolutions, from the French Revolution to the present day.
The history of art and the history of the critical thinking that interprets it - including through museology - will thus be closely intertwined, and indeed impossible to separate. This awareness, supported by the knowledge of a series of Italian and international case studies, will make students better able to move in the world of visual culture and to use the critical lenses that pertain to it, both with a view to the dissertation and in the professional sphere.
Given the slant of the course, students will mature a greater critical spirit with respect to exhibition devices (museum, exhibitions, contemporary art fairs...), read not as neutral backgrounds, but as agents of art criticism in their own right.

Course content

The course starts from the birth of the museum and art criticism in their historical lines, dwelling more articulately on the chronological span from the French Revolution to the present day. Some focuses will be devoted to the founding figures between the 19th and 20th centuries (Riegl, Warburg, Worringer, etc.).
It is highlighted how the museum institution has accompanied the instances of art criticism, from the birth of the great nineteenth-century museums, to the early 19th Century insights of the Germanic sphere, to the curvature toward contemporary art of the U.S. cases, up to the "revolution" of post-World War II exhibitions and the radical and social museology of the present day.
The latter part presents recent and international case studies, encouraging a debate on the ways, languages and possibilities of doing art criticism and social criticism in contemporary times.

Teaching methods

All the lessons are supported by slides, which are punctually made available to the students. In the course of the lectures, short excerpts written by the critics and museologists to be discussed are read, with the aim of letting the voice of the authors be heard and therefore broadening the spectrum of sources used.
In addition to the frontal dynamic, dialogue and active participation are encouraged: these might stem from prompts from the lecturer or individual initiatives (essays or articles, gallery visits, proposals for further study, etc.).
If possible, consistent with the sanitary situation and the number of students enrolled, visits to museums or exhibitions are organized, in Bergamo or possibly in other cities. Before the visits, students may be asked, individually or in small groups, to prepare a short presentation on a theme or artifact. This request will be agreed with the students and submitted early enough to allow for preparation. Participation in the visits is not mandatory, but strongly recommended.

Assessment and Evaluation

The examination is oral and is designed to test knowledge of the topics covered and understanding of the key critical issues that characterize them.
Therefore, the exam takes the form of an interview in which 3-4 open-ended questions are asked, so as to allow candidates to show their ability to construct a discourse independently.
It is suggested (but not compulsorily required) that candidates prepare an argument of their own choosing, even possibly supporting it with slides, to be presented on their tablet or in hard copy (not on smartphones). This topic of choice, the presentation of which may take approximately 5-10 min, may form the initial part of the exam.
Scoring criteria are based on the following points:
_ability to describe the cultural landscape within which a critic/museologist's thinking is situated.
_ability to move independently and critically within the history of museology and art criticism
_precision of language
The lecturer notes active participation during the course lectures in the form of timely interventions, sharing of experiences and reflections, focus proposals, etc.

Further information

Please refer to the information posted on Leganto for bibliographic directions for both attending and nonattending students.
In case of provisions of the competent authority on containment and management of epidemiological emergency, the teaching may be subject to changes from what is stated in the syllabus to make the course and examinations in line with the provisions.