- conoscenza della storia moderna e contemporanea
- conoscenza delle principali correnti della filosofia moderna e contemporanea
- capacità di comprensione dei testi, di costruire connessioni fra i contenuti e formulare quadri sintetici
L’obiettivo generale del corso consiste nel proporre una rilettura antropologica del concetto di infanzia e delle pratiche ad esso associate, liberandolo dai rischi del determinismo biologico e naturalizzante. Il concetto di infanzia sarà quindi ricollocato all’interno della discussione critica del concetto di diversità sociale e culturale, proponendo una interpretazione dell’infanzia sia in senso relativista, ovvero considerando “le infanzie degli altri”, sia come differenza e alterità rispetto al mondo adulto. In questa direzione saranno forniti agli\alle studenti strumenti e competenze con cui riconoscere e criticare quei discorsi che, da un lato, spiegano identità e differenze fra i gruppi umani riferendosi a caratteristiche considerate immutabili (il patrimonio biologico, le origini, l’identità etnica o l’appartenenza culturale) e, dall’altro lato, stabiliscono gerarchie sulla base della svalutazione e del distanziamento di ciò che è definito diverso. I concetti e gli strumenti principali della disciplina (il concetto antropologico di cultura, il relativismo culturale, l’etnografia) saranno presentati e discussi con l’obiettivo di mostrare il loro potenziale euristico e metterlo a disposizione dei\lle studenti.
Di seguito, saranno presentati e discussi i contributi teorici e di ricerca che l’antropologia culturale e sociale ha fornito sul tema dell’infanzia così da mettere a disposizione dei\lle studenti una serie di strumenti concettuali e di ricerca che permettano di rileggere il tema dell’infanzia in senso riflessivo e antropologicamente accorto. In questa direzione, il corso vuole fornire conoscenze che permettano di immaginare e realizzare percorsi di "ricerca applicata" al fine di stimolare la formulazione di visioni nuove e più articolate dei servizi e dei contesti sociali in cui si opera, in un’ottica di arricchimento del bagaglio professionale dei\lle futuri\e professionisti\e.
Nella prima parte del corso seguiremo un percorso storico sul tema delle diversità, intrecciando quadri politici e dibattiti filosofici con la genesi e lo sviluppo della prospettiva antropologica.
Il percorso prenderà avvio dalla “scoperta” dell’America intesa come momento di rottura che ha spinto a riformulare in maniera inedita la questione della diversità umana. A partire da questo, si delineerà il percorso che porta alla nascita e alla affermazione della prospettiva antropologica fondata sul concetto antropologico di cultura, sulla critica dell’etnocentrismo e la proposta del relativismo culturale, sull’etnografia.
In questo passaggio saranno presentate alcune delle ipotesi teoriche più utilizzate e discusse nella storia della disciplina, ovvero quelle legate all’evoluzionismo, ai funzionalismi e allo strutturalismo, e saranno discusse le relazioni con l’assetto coloniale.
L’itinerario nella storia della disciplina proseguirà delineando i dibattiti epistemologici e i mutamenti politici che hanno messo in discussione il paradigma antropologico classico e i suoi principi, anche in connessione con i radicali mutamenti generati dai processi di decolonizzazione.
Saranno poi presentate le prospettive teoriche più recenti, legate all’ermeneutica e al post-strutturalismo, e le riflessioni attorno al concetto di globalizzazione con l’emergere delle prospettive post-coloniali e de-coloniali.
Infine, saranno presentate le prospettive teoriche che hanno affrontato criticamente il tema del rapporto fra uomo e ambienti naturali proponendo, a partire dal concetto di antropocene.
Questo percorso funzionerà da cornice entro cui collocare e ricostruire in senso storico il dibattito antropologico sull’infanzia.
Partendo dai classici della prima metà del XX sec. (Mead, Benedict, Malinowski, etc...), si delineerà la prospettiva antropologica quale alternativa alla interpretazione biologica e naturalistica dell’infanzia. Il tema dell’infanzia sarà riletto in un’ottica relativista, anche in connessione con le riflessioni antropologiche sul tema delle età e della parentela, mettendo in evidenza come le forme di accudimento, i processi inculturativi e le dinamiche educative siano strettamente connesse agli assetti culturali e sociali di ciascun gruppo umano.
Il percorso storico affronterà poi le evoluzioni più recenti dell’antropologia dell’infanzia, ovvero quelle che, nell’ambito della critica costruttivista, hanno formulato nuova cornici interpretative dell’infanzia, come nella prospettiva della “cultura dell’infanzia” e dei childhood studies.
In conclusione saranno presentate e discusse alcune ricerche etnografiche che discutono in ottica antropologica temi centrali rispetto all’infanzia e alle sue problematiche nella società contemporanea.
Lezioni frontali, con il supporto di slides e video.
Discussione partecipata dei temi principali del corso.
Durante il corso verrà svolto un Seminario di lettura e discussione di testi di antropologia dell’infanzia. I testi saranno preventivamente messi a disposizione attraverso il sito web del docente. La lettura e la discussione collettiva dei materiali permetteranno di approfondire alcuni fra i temi principali del corso, per questo il Seminario di lettura è parte integrante del corso per i frequentanti.
Test scritto con domande chiuse, aperte brevi e aperte lunghe.
La valutazione finale potrà essere acquisita attraverso la partecipazione attiva ai Seminari di lettura, la verifica parziale degli apprendimenti e la redazione di un approfondimento scritto su temi teorici o di ricerca secondo le indicazioni fornite durante le lezioni.
- knowledge of modern and contemporary history
- knowledge of the main currents in modern and contemporary philosophy
- ability to understand texts, to make connections between contents and to briefly describe concepts and frameworks
The main purpose of the course is to propose an anthropological reinterpretation of the concept of childhood and the practices associated with it, by releasing it from the risks of biological and naturalising determinism. The concept of childhood will thus be relocated within the critical discussion of the concept of social and cultural diversity, proposing an interpretation of childhood both in a relativist sense, that is, considering "the childhoods of others", and as difference and otherness with respect to the adult world.
In this direction, students will be provided with tools and competencies with which they can recognise and criticise those discourses that, on the one hand, explain identities and differences between human groups by referring to characteristics considered immutable (biological heritage, origins, ethnic identity or cultural belonging) and, on the other hand, establish hierarchies on the basis of devaluing and distancing what is defined as different. The main concepts and tools of the discipline (the anthropological concept of culture, cultural relativism, ethnography) will be presented and discussed with the aim of showing their heuristic potential and making it available to students.
As a result, the course aims to provide students with a series of conceptual and research tools that will enable them to reinterpret the theme of childhood in a reflexive and anthropologically aware sense. The theoretical and research contributions that cultural and social anthropology has provided on the theme of childhood will therefore be presented and discussed. In this direction, the course also aims to provide knowledge that will enable students to imagine and realise paths of "applied research" in order to stimulate the formulation of new and more articulated visions of the services and social contexts in which they work, with a view to enriching the professional background of future professionals.
In the first part of the course we will follow a historical path on the theme of diversity, interweaving the genesis and development of the anthropological perspective with historical and political frameworks and philosophical debates.
The course will begin with the 'discovery' of America as a moment of rupture that triggered a reformulation of the question of human diversity. From this, it will outline the path leading to the emergence and affirmation of the anthropological perspective based on the anthropological concept of culture, the critique of ethnocentrism and the proposal of cultural relativism, and ethnography.
In this passage, some of the most widely used and discussed theoretical hypotheses in the history of the discipline, namely those related to evolutionism, functionalism and structuralism, will be presented, and the relationship with the colonial system will be discussed.
The itinerary through the history of the discipline will continue by outlining the epistemological debates and political changes that have challenged the classical anthropological paradigm and its principles, also in connection with the radical changes generated by the processes of decolonisation.
More recent theoretical perspectives will then be presented, linked to hermeneutics and post-structuralism, and reflections around the concept of globalisation with the emergence of post-colonial and de-colonial perspectives.
Finally, theoretical perspectives that have critically addressed the issue of the relationship between humans and natural environments will be presented, starting with the concept of the Anthropocene.
This journey will provide a framework within which to place and reconstruct the anthropological debate on childhood in a historical sense.
Starting from the classics of the first half of the 20th century (Mead, Benedict, Malinowski, etc.), the anthropological perspective will be outlined as an alternative to the biological and naturalistic interpretation of childhood. The theme of childhood will be reinterpreted from a relativist perspective, also in connection with anthropological reflections on the theme of age and kinship, highlighting how forms of care, enculturative processes and educational dynamics are closely connected to the cultural and social arrangements of each human group.
The historical path will then address more recent developments in the anthropology of childhood, i.e. those that, within the framework of constructivist criticism, have formulated new interpretative frameworks of childhood, such as in the perspective of "childhood culture" and childhood studies.
In conclusion, a number of ethnographic researches will be presented and discussed that examine from an anthropological perspective central issues in relation to childhood and its problems in contemporary society.
Lectures, with the support of slides and videos.
Participatory discussion of the main themes of the course.
Work group.
During the course there will be a seminar of reading and discussion of texts from childood anthropologists. The texts will be made available in advance on the lecturer personal webpage. The reading and collective discussion of the materials will allow some of the main themes of the course to be explored in depth. For this reason, the Reading Seminar is an integral part of the course for those attending.
A written test is will be used for the evaluation and verification of learning takes. The written test will consist of multiple choice questions, short answer questions and long answer questions.
The final evaluation may be acquired through active participation in the Reading Seminars, partial verification of learning, and the writing of an in-depth paper on theoretical or research topics according to the instructions given during the lectures.