Conoscenza dei principali orientamenti delle scienze dell'educazione
- L’esperienza della pandemia ed il cammino impegnativo che con essa si è aperto meriterà un’attenzione forte e profonda: gli studenti e le studentesse rifletteranno su come l’educazione vada serbata e alimentata come gioco impegnativo di esposizione reciproca tra generazioni, e di con-naissance, di costruzione comune, di visione che lega in responsabilità.
- Al termine della prima parte del corso le studentesse e gli studenti conosceranno i contenuti e lo sviluppo della recente riflessione pedagogica sui caratteri ambivalenti, di generatività e "di ombra" della relazione educativa e di cura per come prende forma nella convivenza, nei servizi socio-educativi e sociosanitari, nelle progettazioni sociali.
- Studentesse e studenti coglieranno la rilevanza e la specificità dello sguardo pedagogico nella costruzione di nuove e ricche forme di vita comune, di prossimità e di reciprocità; nell’incontro con altre professionalità e competenze disciplinari; nelle realtà, e nelle prospettive di cambiamento, determinate dalla pandemia.
- I corsisti affronteranno i processi di cambiamento nella società, ne analizzeranno antropologicamente e pedagogicamente alcune delle principali criticità, soffermandosi sulle potenzialità e sulle strategie d’azione nel quotidiano, nella progettazione dei servizi, nel lavoro di comunità.
- Saranno infine introdotti all’utilizzo di strumenti di ricerca della pedagogia con attenzione alle dimensioni sociali e comunitarie dell’educazione, capaci di interagire con la crisi dei legami sociali, di favorire pratiche, d ricomposizione e dialogo, di incontrare le dimensioni quotidiane di sconfinamento e di attraversamento dei confini reali o immaginari.
- Sapranno individuare i caratteri e i modi della progettazione di una azione educativa e sociale tesa a promuovere resistenza umanistica, fraternità inclusive, fiducia e azione responsabile nei contesti territoriali nell’intreccio tra politiche, servizi, impresa sociale, cittadinanza.
Il corso assumerà come sua cornice le domande radicali rivolte alla relazione educativa dalla pandemia e dalla guerra. Domande legate alla origine di tale relazione nella cura tra donne e uomini e tra generazioni, volta al futuro, alla coltivazione della vita; domande sospese e legate alla fiducia e alla capacità di affrontare rischio e dedizione; domande sulla paura, e sulla promessa.
Nel corso sarà assunto un paradigma fenomenologico. Quella di vulnerabilità pare, soprattutto nel cammino che si apre, la categoria più adatta a dire della condizione delle donne e degli uomini che vivono il doppio movimento dello spossessamento e della possibilità. Educare e curare nella vulnerabilità e nella sfida della diversità (di culture ed appartenenze), nelle debolezze che chiedono affidamento, e sugli effetti delle violenze, obbliga a fare i conti con le ambivalenze, gli impliciti e i paradossi della educazione.
Molte persone possono ritrovarsi riconosciute, e tornare a vivere solo in spazi di vita comune dove disposizioni, reciprocità, forza di resistenza e di cambiamento permettono di reggere l'esposizione e la ripresa del senso e della scelta.
Lavorare perché la città, il territorio siano luoghi di riappropriazione della vita sociale e delle proprie esistenze. Alla involuzione democratica di questi anni non è corrisposta una rivisitazione attenta e rapida degli strumenti concettuali e delle pratiche. La speranza, l’inizio, l’immaginazione, la giustizia sono strumenti della politica, non sintomi di immaturità
Si offriranno strumenti di analisi e metodologici per costruire setting pedagogici e attivare processi sociali nei quali assumere con lucidità le fragilità, le tensioni, le molteplici forme di esclusione e di violenza, gli ambigui rapporti tra cultura e potere, i significati di cittadinanze attive, gli impliciti rapporti tra appartenenze, costruzioni del nemico e differenti forme di marginalità, nella prospettiva di nuove pratiche di tessitura originale e creativa di legami sociali.
Si proporrà l’esame di esperienze nate in tempo di pandemia dalla necessità di affinare la capacità di promuovere e generare nuovi inizi e cambiamenti, di rivisitare la valenza politica della propria attività, di assumere la possibile generatività di nuove forme di azione coeducativa, di tessitura di legami sociali, di lavoro sulla giustizia.
La didattica si svolgerà:
- tramite lezioni frontali, sempre con una particolare attenzione a promuovere il dialogo, il confronto con le studentesse e gli studenti frequentanti, e un atteggiamento di ricerca e riflessione;
- realizzando momenti di incontro con operatori sociali impegnati nelle aree interessate dal corso, con i quali realizzare studi di caso ed un esame critico delle pratiche sociali e dei servizi;
- presentando esiti di alcuni percorsi di supervisione di processi di attivazione sociale di convivenza, di cooperazione tra servizi, famiglie e realtà territoriali nello sviluppo delle politiche sulle aree della fragilità, del disagio e del conflitto.
Parallelamente al corso, con frequenza libera, saranno organizzati seminari: per l'esame di testi e di ricerche; su approcci metodologici specifici; per la conoscenza di esperienze presenti nel territorio locale ed internazionale di particolare significatività. Gli esiti dei seminari verranno presentati e discussi nel corso.
Qualora l’insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte modifiche rispetto a quanto dichiarato nel syllabus per rendere il corso e gli esami fruibili anche secondo queste modalità.
Nello svolgimento del corso e delle attività collegate, gli studenti vivranno occasioni di valutazione formativa e di autovalutazione. Partecipazione e qualità dei contributi offerti durante il corso, come pure le elaborazioni prodotte a conclusione dei seminari, verranno considerati nella valutazione finale.
Il colloquio d'esame sarà condotto proponendo domande aperte e specifiche per verificare la capacità degli studenti: di analizzare contesti complessi, di muoversi all'interno di una progettazione educativa e sociale.
Per il conseguimento dell'eccellenza si valuteranno le capacità degli studenti : di effettuare connessioni e di individuare nodi problematici; di porsi domande nuove, critiche a partire dall'esperienza di studio; di utilizzare un pensiero strategico.
Si invitano studentesse e studenti a controllare periodicamente sulla pagina del corso e sul sito l'offerta di seminari, visite, laboratori connessi al corso.
Per gli studenti Erasmus è prevista la possibilità di utilizzare una bibliografia in toto o in parte in lingua. Va concordata con il docente. Il colloquio può essere sostenuto in parte in lingua. Un testo andrà scelto tra quelli indicati nella bibliografia in lingua italiana.
Knowledge of the main orientations within the educational sciences
- The experience of the pandemic and the demanding way it opens, deserves a deep attention: students will study and reflect about the exposition between generations, about the experience of con-naissance, of common building, of a vision that ties people in responsibility
At the end of the first part of the course the students will know the relevant features of phenomenology of care and of its relevant changes that have happened in the latest years in the context of domestic partnership, in social services, with a special attention to the ambivalent aspects and the “shadows” of the educational relation.
The students will understand the relevance and the specificity of a pedagogical gaze able to build new and alternative forms of shared life styles, proximity and reciprocity in the new realities after the experience of the outbreak of the pandemic.
A special focus will be devoted to the conditions of marginality and vulnerability, disorientation, inequality within the family and social networks.
The students will know some of the main specificities of their society, as well as the main issues of the re-definition of the phenomenology of the “care” in the social contexts and other issues tied to the concept and the practice of the cultural diversity in the daily social contexts. They will understand the peculiarity of a so called “pedagogical overlook able to resist”, building new forms of proximity and reciprocity in relation to contemporary mobility, critical intercultural attitudes, vulnerability, local and transnational family and social networks, implicit and explicit forms of racism. They will also critically relate all that to the cultural studies and to the anthropology of contemporary times.
The course will investigate the radical questions posed to education by pandemic and by war. Questions which are tied to the origins of the educational relation, a relation of care between women and men, between generations, with an approach to the future; questions which are suspended and tied to trust and to the capacity of facing risk.
During the course a phenomenological paradigm will be assumed.
In the late modernity, vulnerability is one of the most adequate categories to narrate the conditions of women and men living the double movement of the dispossession and the possibility.
Living at the margins, experimenting the exclusion or the diaspora women and men might find themselves in the mutual recognition, in places for sharing living experiences where the reciprocity , the strength of resisting and the power of change might give them back a meaning of their lives and the possibility of choosing for themselves.
It’s essential to work in order to make cities places where people can take again possession of their social lives and of their existences.
Hope, beginning, imagination, justice are tools of politics.
The course will offer tools of analysis and methodology to build up pedagogical settings and to activate social processes where fragilities, tensions, forms of exclusions are taken on.
Experiences realized during the period of pandemic will be analysed in order to improve and sharpen the ability of promoting changes, of assuming the possible generativity of new forms of co-educative actions, of promoting work in the field of justice.
The didactics includes frontal lectures, aiming to promote the student’s participation and interaction, with the aim of continual debate and exchange with them.
The lectures will also propose the meeting with social workers and the analysis of projects of territorial entities, especially in order to face the different fields of intervention concerning issues such as the new practices of citizenship in the mutiple social and educational contexts, services for families and for those people who live ina situation of exclusion.
Some workshops will propose the analysis of texts and researches; on the analysis of different methodologies in order to know local and internation realities. The results of workshops will be presented and discussed in the course.
During the lectures and the other connected activities the students will live opportunities of auto-evaluation and educational evaluation.
Some workshops will propose the analysis of texts and researches; on the analysis of different methodologies in order to know local and international realities particularly significant and marked by the outbreak of pandemic. The results of workshops will be, probably, presented and discussed in the course.
If the course is partially or totally taught online, some modification will be introduced in order to suit the online teaching mode.
During the lectures and the other connected activities the students will live opportunities of auto-evaluation and educational evaluation.
Participation and quality of the contributions will be evaluated . The oral examination consists of open questions in order to test the ability of the student to move inside complex contexts by means of an educational and social projects.
Besides the students showing critical analysis, promoting new research questions, articulating the theories and the key issues debated during the course will gain an excellent evaluation.
The students are invited, during the teaching period, to control the different possible proposals of seminars and workshops connected with the course.
Erasmus students can use part of the bibliography partially or totally in a foreign European language but it must be agreed with the professor. One of the texts must be chosen among the ones indicated in the Italian bibliography. The exam can be discussed partially in a foreign European language, according to the individual background of the student and to her/his competences in languages