FILOSOFIA MORALE B | Università degli studi di Bergamo - Didattica e Rubrica

FILOSOFIA MORALE B

Attività formativa monodisciplinare
Codice dell'attività formativa: 
106101

Scheda dell'insegnamento

Per studenti immatricolati al 1° anno a.a.: 
2020/2021
Insegnamento (nome in italiano): 
FILOSOFIA MORALE B
Tipo di attività formativa: 
Attività formativa di Base
Tipo di insegnamento: 
Opzionale
Settore disciplinare: 
FILOSOFIA MORALE (M-FIL/03)
Anno di corso: 
1
Anno accademico di offerta: 
2020/2021
Crediti: 
6
Responsabile della didattica: 

Altre informazioni sull'insegnamento

Modalità di erogazione: 
Didattica Convenzionale
Ciclo: 
Secondo Semestre
Obbligo di frequenza: 
No
Ore di attività frontale: 
30
Ore di studio individuale: 
120
Ambito: 
Storia della filosofia e istituzioni di filosofia
Prerequisiti

Non vi sono prerequisiti specifici per il corso. È tuttavia consigliata (ma non più che consigliata) la previa frequentazione del corso di Filosofia Morale A: tra i due corsi esiste infatti una certa continuità, nonostante ciascuno dei due sia un’unità autonoma.

Obiettivi formativi

In generale, gli obiettivi formativi sono gli stessi del corso di Filosofia Morale A, sebbene naturalmente i contenuti, i concetti e le problematiche introdotti saranno diversi.
La filosofia morale riguarda la vita e l’esperienza pratiche e si propone innanzitutto di comprenderle delucidandone sia le strutture profonde (che pertengono all’antropologia filosofica e all’ontologia sociale) sia le configurazioni storiche, in particolare quella presente, da mettere in prospettiva con quelle che l’hanno preceduta. Gli obiettivi del corso possono pertanto essere così sintetizzati:
4) Introdurre i concetti fondamentali e almeno alcune delle problematiche caratteristiche dell’etica e della filosofia dell’essere umano in quanto soggetto pratico (ragion pratica, saggezza, scelta tragica, la debolezza del volere e la divisione del soggetto).
5) Far emergere anche lo spessore storico, oltre che teorico di tali concetti e problemi.
6) Fare sì che tali concetti siano riconosciuti anche come strumenti teorici grazie a cui articolare la nostra esperienza presente
Questo triplice obiettivo sarà perseguito attraverso un movimento circolare che partirà da un testo classico, ricaverà dalla lettura i concetti, illuminandone però anche il condizionamento storico, per poi metterli alla prova dell’esperienza presente e da qui tornare nuovamente al testo.
Questo movimento che intende rispettare il classico e insieme farne vedere la vitalità, consentirà di far acquisire in particolare:
e) Rigore metodologico nell’analisi dei testi, nella ricostruzione storico-concettuale, nell’analisi bibliografica
f) Competenze logiche e analitiche (saper argomentare; saper ricostruire le connessioni logiche di un’argomentazione; saper smascherare le fallacie)
g) Maturazione di una personale capacità critica e di giudizio.
h) Capacità di comunicare in modo chiaro e lessicalmente corretto i contenuti appresi

Contenuti dell'insegnamento

Il tema del corso è la ragion pratica, tra Aristotele e alcune sue riprese contemporanee.
Il testo classico di riferimento è l’Etica Nicomachea di Aristotele (che è bene che lo studente si procuri perché verranno lette analiticamente molte pagine dei libri centrali. L’edizione caldamente consigliata è quella a cura di Carlo Natali, uscita per Laterza, con il testo greco a fronte).
Dopo alcune lezioni sul contesto in cui nel ‘900 si è consolidato il neoaristotelismo pratico, il filo conduttore del corso sarà dato dai libri VI e VII dell’Etica di Aristotele.

Metodi didattici

Lezioni frontali con uso di strumenti multimediali.

Modalità verifica profitto e valutazione

Esame orale sulla base di una lista di questioni.

Altre informazioni

Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte modifiche rispetto a quanto dichiarato nel syllabus per rendere il corso e gli esami fruibili anche secondo queste modalità