Nessuno
Scopo del corso è fornire gli strumenti metodologici ed epistemologici fondamentali dell'antropologia culturale. Per raggiungere tale obiettivo si affronteranno alcuni dei concetti principali della disciplina quali quello di cultura, identità e pratiche. Tra scienze sociali e filosofia, questi concetti diventano delle lenti privilegiate per comprendere e problematizzare il nostro presente e le poste in gioco in esso incluse.
Il corso si focalizzerà sull'opera di un intellettuale centrale nella storia culturale italiana del Novecento: Ernesto de Martino. In particolare, si rifletterà sul modo in cui questo autore ha ragionato sui temi della fine del mondo e delle apocalissi culturali all'intersezione tra letteratura, politica e psichiatria.
Lezioni frontali e partecipazione a seminari dedicati ad argomenti specifici.
Compito scritto.
Il compito è composto da 6 domande aperte e avrà una durata di 2h 30.
Dopo la prima metà del corso, verrà svolta una prova in itinere (6 domande/2h 30) che accerterà la conoscenza del manuale di antropologia culturale.
Nel caso di studenti frequentanti (>85% di ore di lezioni frontali) che abbiano superato la prova in itinere sarà possibile concordare modalità alternative con il docente (tesina oppure laboratorio etnografico).
Gli studenti non frequentanti (<85% di ore di lezioni frontali) potranno sostenere solamente l'esame orale, integrando lo studio con i testi ad hoc segnalati sulla piattaforma Leganto.
Gli studenti non frequentanti aggiungeranno al programma d'esame un volume a scelta tra i seguenti:
1. E. Viveiros de Castro, B. Danowski, Esiste un mondo a venire? Saggio sulle paure della fine del mondo, Milano, Nottetempo, 2017.
2. E. de Martino, Sud e magia, a cura di F. Dei e A. Fanelli, Roma, Donzelli, 2015.
3. L. Quarta, Resti tra noi. Etnografia di un manicomio criminale, Milano, Meltemi, 2019.
4. J. Zigon, "HIV is God Blessing". Rehabilitating Morality in Neoliberal Russia, Berkeley, University of California Press, 2011.
5. J. Favret-Saada, Les mots, la mort, les sorts, Paris, Gallimard, 1977.
6. V. Despret, Au bonheur des morts. Récits de ceux qui restent, Paris, La Découverte, 2015.
The aim of the course is to provide the fundamental methodological and epistemological tools of cultural anthropology. To achieve this, some of the discipline's main concepts such as culture, identity and practices will be addressed. Between the social sciences and philosophy, these concepts become privileged lenses for understanding and problematising our present and the issues at stake in it.
The course will focus on the work of a main author in the history of 20th century Italian culture: Ernesto de Martino. In particular, we will reflect on how this author reasoned on the themes of the end of the world and cultural apocalypse at the intersection of literature, politics and psychiatry.
Lectures and participation in seminars dedicated to specific topics.
Written exam.
The exam consists of 6 open questions and will last 2h 30.
After the first half of the course, there will be an in itinere exam (6 questions/2h 30) to ascertain knowledge of the cultural anthropology textbook.
In the case of attending students (>85% of face-to-face classes) who have passed the in itinere exam, alternative modalities can be arranged with the professor (writing a short paper or carrying out an ethnographic laboratory).
Non-attending students (<85% face-to-face classes) may only take the oral examination, completing their study with the ad hoc texts indicated on the Leganto platform.
Non-attending students will add one of the following text to their examination programme:
1. E. Viveiros de Castro, B. Danowski, Esiste un mondo a venire? Saggio sulle paure della fine del mondo, Milano, Nottetempo, 2017.
2. E. de Martino, Sud e magia, a cura di F. Dei e A. Fanelli, Roma, Donzelli, 2015.
3. L. Quarta, Resti tra noi. Etnografia di un manicomio criminale, Milano, Meltemi, 2019.
4. J. Zigon, "HIV is God Blessing". Rehabilitating Morality in Neoliberal Russia, Berkeley, University of California Press, 2011.
5. J. Favret-Saada, Les mots, la mort, les sorts, Paris, Gallimard, 1977.
6. V. Despret, Au bonheur des morts. Récits de ceux qui restent, Paris, La Découverte, 2015.