Adriano D’Aloia è professore associato di Cinema, fotografia e televisione. Si occupa di storia, linguaggi e teoria del cinema, della televisione, della fotografia e dei media immersivi con un approccio interdisciplinare interessato all'estetica, alla semiotica, alla cultura visuale, alla psicologia della percezione e alle neuroscienze cognitive.
È membro del collegio di dottorato in Studi umanistici e transculturali dell'Università di Bergamo.
Tra le sue pubblicazioni recenti, Neurofilmology of the Moving Image (2021), Cinema, evoluzione, neuroscienze. Un'estetica naturalizzata (traduzione, 2022), I media e la moda. Dal cinema ai social network (a cura di, 2022), L'invenzione del futuro. Trent'anni di cinema e media audiovisivi nell'università italiana (a cura di, 2022), Mediacene («Elephant&Castle», 2022), Gestalt Filmology («Cinéma & Cie», 2021), VR Storytelling («Cinergie», 2021), Narrative Architectures («Imago», 2020), Teorie del cinema. Il dibattito contemporaneo (a cura di, 2017).
È responsabile scientifico del gruppo di ricerca Cinema e media audiovisivi, del Visual Media Lab e dell'iniziativa di public engagement Cinema docet.
È membro del comitato di direzione di Cinéma&Cie e Fata Morgana Web, del comitato scientifico di Comunicazioni Sociali e della redazione di Visual Culture Studies, L’avventura e ZoneModaJournal. È saggista e critico cinematografico per Segnocinema.
È giornalista pubblicista e direttore comunicazione della Consulta Universitaria del Cinema.