Dopo una formazione filosofica svolta tra l'Università del Salento e l'Università di Pisa, ho conseguito il dottorato di ricerca in antropologia culturale presso l'Università di Roma "Sapienza" , con un progetto di ricerca legato al funzionamento delle istituzioni detentive e psichiatriche e al ruolo dell'intersoggettività come motore di costruzione di mondi morali. Nel tempo, il mio principale interesse si è rivolto verso l'antropologia medica e l'antropologia delle istituzioni. Oltre ai lavori etnografici - prevalentemente legati all'antropologia della psichiatria e all'antropologia del dono - ho continuato a coltivare una certa attenzione verso aspetti più "teorici" ed epistemologici, legati soprattutto ai rapporti tra filosofia contemporanea e antropologia culturale. I principali autori che, negli ultimi anni, ho affrontato sono Michel Foucault, Ludwig Wittgenstein, Gilles Deleuze, Michel de Certeau, Clifford Geertz, Ernesto de Martino, Didier Fassin, Michael Lambeck, Jarrett Zigon, Eduardo Viveiros de Castro. È all'incrocio tra questi autori e la mia ricerca etnografica che ho prodotto la maggior parte di prodotti scientifici, come Resti tra noi. Etnografia di un manicomio criminale (Milano, 2019) e Sulla svolta ontologica. Prospettive e rappresentazioni tra antropologia e filosofia (con Fabio Dei, Milano 2021).